about
hercole questions the current development model. It produces and disseminates art and thought, imagines practices to stimulate critical approach and generate change.
1) We produce cultural experiences (events, workshops, debates, labs, etc...)
2) We research, produce, and distribute projects.
3) We create a structured collective digital archive of materials that are continuously accessible.
4) We promote the human and creative encounter of individuals and entities collaborating for the benefit of the community.
2) We research, produce, and distribute projects.
3) We create a structured collective digital archive of materials that are continuously accessible.
4) We promote the human and creative encounter of individuals and entities collaborating for the benefit of the community.
why?
Una nuova
coscienza
Giorgio Gaber
Sì basterebbe pochissimo. Non è poi così difficile. Basterebbe smettere di piagnucolare criticare affermare fare il tifo, e leggere i giornali. Essere certi solo di ciò che noi viviamo direttamente. Rendersi conto che anche l'uomo più mediocre, diventa geniale se guarda il mondo con i suoi occhi. Basterebbe smascherare qualsiasi falsa partecipazione. Rendersi conto che l'unico obiettivo non può essere il miglioramento delle nostre condizioni economiche, perché la vera posta in gioco, è la nostra vita. Basterebbe smettere di sentirsi vittime del denaro, del destino del lavoro, e persino della politica, perché anche i cattivi governi sono la conseguenza della stupidità degli uomini. Basterebbe rifiutare, rifiutare la libertà di calpestare gli altri, ma anche la finta uguaglianza. Smascherare le nostre presunte sicurezze. Smascherare la nostra falsa coscienza sociale. Subito. Qui e ora. Basterebbe pochissimo. Basterebbe capire che un uomo non può essere veramente vitale, se non si sente parte di qualche cosa. Basterebbe smettere di credere di poter salvare il mondo, con l’illusione della cosiddetta solidarietà. Rendersi conto che la crescita del mercato, può anche essere indispensabile alla nostra sopravvivenza, ma che la sua inarrestabile espansione, ci rende sempre più egoisti, e più volgari.
Basterebbe abbandonare l’idea di qualsiasi facile soluzione, ma abbandonare anche il nostro appassionato pessimismo e trovare finalmente l'audacia, di frequentare il futuro, con gioia. Perché la spinta utopistica, non è mai accorata o piangente. La spinta utopistica non ha memoria, e non si cura di dolorose attese. La spinta utopistica è, subito. Qui e ora.”